Tra i tanti progetti in corso, nel 2019 abbiamo iniziato una collaborazione con l’organizzazione umanitaria HUMANA People to People Italia, leader nella valorizzazione di capi usati, e il 2020 sarà l’anno in cui si raccoglieranno i frutti di questo progetto. Con questo breve articolo vogliamo fare un primo bilancio di questa iniziativa.
Un primo traguardo
Nel 2019 abbiamo donato ad Humana 16.460 kg di capi nuovi che avevamo a magazzino che sono stati così riutilizzati da persone bisognose. Oltre a questo primo vantaggio evidente, il “riuso” ha inoltre permesso di risparmiare ben 98.760.000 litri di acqua, ha evitato l’uso di 4.938 kg di pesticidi, di 9.876 kg di fertilizzanti e un’emissione di 59.256 kg di anidride carbonica.
I prossimi passi
Anche grazie alla nostra collaborazione, HUMANA Italia ha potuto sostenere il progetto di Farmers’ Club nel distretto di Dowa, in Malawi.
L’obiettivo è quello di contribuire all’empowerment sociale ed economico dei piccoli coltivatori del distretto di Dowa, assicurando loro le competenze per produrre cibo sano e di qualità per la sussistenza delle loro famiglie e per sviluppare attività commerciali in grado di garantire loro un’indipendenza economica e, su scala più ampia, lo sviluppo economico locale.
L’obiettivo viene perseguito implementando attività chiave, che partono dalla formazione dei piccoli agricoltori sia per sviluppare le loro capacità tecniche in materia di agricoltura conservativa e sostenibile, sia per assicurare la loro alfabetizzazione o la capacità di gestione di budget e di pianificazione.
Più nello specifico, nella prima metà del 2019, anche grazie al supporto della nostra azienda, sono stati coinvolti circa 6 mila coltivatori, organizzati in 80 clubs e 7 Cooperative, soprattutto nelle aree delle autorità tradizionali di Msakambewa, Mkukula, Chackhaza e Dzoole del distretto di Dowa.
Il ricorso all’agricoltura conservativa consente di mitigare gli effetti del cambio climatico, assicurando la fertilità del suolo nel medio-lungo termine: ciò è possibile ad esempio grazie alla rotazione delle colture e alla piantumazione di nuovi alberi. Gli agricoltori, inoltre, stanno dando priorità alla produzione di semi di soia e di girasole perché si tratta di prodotti con una domanda più alta e vendibili a prezzi più alti.
Con l’obiettivo di dare continuità alla loro formazione, i coltivatori utilizzano i cosiddetti “orti modello” come spazio per sperimentare le nuove tecniche imparate.
Grazie all’esistenza di 7 Cooperative, gli agricoltori possono unire le forze, riuscendo ad esempio a immagazzinare i loro prodotti in unico spazio, attraendo lì gli acquirenti e contribuendo a ridurre le distanze che gli agricoltori stessi devono percorrere per vendere quanto da loro raccolto.
Tutti questi interventi nel 2020 cominceranno a dare i loro frutti: ecco un esempio concreto di sostenibilità ambientale e sociale!